Secondo movimento del concerto per oboe, intriso di
elegante melanconia e nostalgia. Va eseguito con la
massima espressività, quasi fosse un'aria per
soprano.
Dall'Abaco (1675-1742) è stato un grandissimo
musicista. Di scuola veneta e bolognese, passò gran
parte della sua vita al seguito del Principe Elettore
di Baviera, a Monaco ed a Bruxelles. Unisce quindi
l'estro e la fantasia italiana al rigore tedesco ed
all'eleganza francese. Autore ingiustamente
dimenticato, merita una riscoperta.