Piccolo Studio

SKU: UT.DM-47

ISBN 9790215314191. 9 x 12 inches.

Il piccolo Clarinettista propone brevi esercizi, composizioni originali, brani del repertorio classico e popolare internazionale trascritti ed elaborati dall’autrice per clarinetto e piccoli gruppi strumentali.
Vengono inoltre suggerite alcune attività collettive di esplorazione e improvvisazione al fine di stimolare l’allievo ad utilizzare in modo creativo i suoni già acquisiti e a ricercare nuove sonorità.
I materiali sono presentati con gradualità seguendo un preciso percorso didattico rispettoso dei ritmi e dei modi di apprendimento del bambino.
Può essere utilizzato per almeno 3 anni se l’allievo inizia lo studio all’età di 7-8 anni, ma il repertorio proposto è indicato anche per il giovane clarinettista in erba.

SKU: PR.16500077F

UPC: 680160039272. Key: Bb major. English.

ABOUT THE MUSIC: From the moment that the woodwinds introduce the spritely theme to the concluding statement, the theme undergoes a variety of treatments with constantly changing instrumental textures. This work was written for Kenneth Snapp and the Arizona State University Symphonic Winds. ABOUT THE COMPOSER: David Cohen was born in Pulaski, Tennessee, in 1927. He was educated at the Philadelphia Conservatory of Music and The Julliard School where he received the Bachelor of Science and Master of Science degrees. He continued his education at the Paris Conservatory and the University of Southern California where he received the Doctor of Musical Arts degree in composition in 1966. Cohen has taught at the University of Alabama and Arizona State University and is presently Director of the Arizona State University Electronic Music Studio. He has been the recipient of the Coolidge Chamber Music Prize, a Fulbright Scholarship, University of Alabama Research Grant and a Research Grand from the IBM Corporation.
ABOUT THE MUSIC: From the moment that the woodwinds introduce the spritely theme to the concluding statement, the theme undergoes a variety of treatments with constantly changing instrumental textures.This work was written for Kenneth Snapp and the Arizona State University Symphonic Winds.ABOUT THE COMPOSER: David Cohen was born in Pulaski, Tennessee, in 1927. He was educated at the Philadelphia Conservatory of Music and The Julliard School where he received the Bachelor of Science and Master of Science degrees. He continued his education at the Paris Conservatory and the University of Southern California where he received the Doctor of Musical Arts degree in composition in 1966.Cohen has taught at the University of Alabama and Arizona State University and is presently Director of the Arizona State University Electronic Music Studio.He has been the recipient of the Coolidge Chamber Music Prize, a Fulbright Scholarship, University of Alabama Research Grant and a Research Grand from the IBM Corporation.

SKU: PR.114419070

ISBN 9781491113493. UPC: 680160671540. 9 x 12 inches.

Martin Amlin’s first recital work for Trumpet and Piano brings all the iridescent excitement that has intrigued other performers. Composed for his renowned colleague Terry Everson, Amlin’s sonata pours new wine into old bottles with its three movements titled: 1. Invention, 2. Chaconne, and 3. Moto Perpetuo. The publication provides solo parts for both C and E-flat Trumpet. Composer and pianist Martin Amlin has received grants from the National Endowment for the Arts, Tanglewood Music Center, Massachusetts Cultural Council, Massachusetts Artists Foundation, St. Botolph Club Foundation, and the Massachusetts Council for the Arts. He was a recipient of an ASCAP Grant to Young Composers and has received many ASCAPlus Awards. He has been a resident at Yaddo, the Virginia Center for the Creative Arts, and the MacDowell Colony, where he was named a Norlin Fellow.Much of Amlin’s music is characterized by a pungent tonality and energetic rhythms. His Sonata for Piccolo and Piano and Sonata No. 2 for Flute and Piano both won the National Flute Association’s Newly Published Music Competition. Concerto for Piccolo and Orchestra was premiered by the Atlanta Symphony Orchestra,and he has had performances of his music by the Pro Arte Chamber Orchestra, Tanglewood Festival Chorus, John Oliver Chorale, Back Bay Chorale, Webster Trio, and the American Vocal Arts Quintet. He has had commissions from the Seattle Flute Society, Pacific Serenades, the Chicago Flute Club, ALEA III, the James Pappoutsakis memorial flute competition, pianist Andrew Willis, and clarinetist Michael Webster.Martin Amlin is Chairman of the Department of Composition and Theory at Boston University and Director of the Young Artists Composition Program at the Boston University Tanglewood Institute. He is also recipient of Boston University’s Kahn Award for his Piano Sonata No. 7. He studied with Nadia Boulanger at the Ecoles d’Art Américaines in Fontainebleau and the Ecole Normale de Musique in Paris, and received masters and doctoral degrees as well as the Performer’s Certificate from the Eastman School of Music. Mr. Amlin has appeared as soloist with the Boston Pops Orchestra in performances of Mendelssohn’s Piano Concerto No. 1 and Gershwin’s Rhapsody in Blue, and has performed on the Boston Symphony Orchestra’s Prelude concerts at both Symphony Hall and Tanglewood. He has also appeared on the FleetBoston Celebrity Series and been pianist for the M.I.T. Experimental Music Studio and the New England Ragtime Ensemble. He has often been heard live on Boston’s WGBH radio station as both performer and composer, and has given world premieres of many new works.Martin Amlin has recordings on the Albany, Ashmont Music, Centaur, Crystal, Folkways, Hyperion, Koch International, Opus One, Titanic, and Wergo labels. .

SKU: UT.DM-31

ISBN 9790215305694. 9 x 12 inches.

È ormai un dato acquisito che la pratica della musica d’insieme rappresenti un’importante e indispensabile esperienza in grado di favorire una corretta e completa formazione musicale. Nei Conservatori di Musica è prevista la frequenza obbligatoria di questa disciplina solo dal quinto anno di strumento. È a partire da quel momento che lo strumentista incomincerebbe a possedere i requisiti necessari per poter iniziare a suonare insieme agli altri: e cioè una buona tecnica strumentale, una corretta intonazione, un bel suono, ecc.
In realtà anche in Italia sono ormai molte le Scuole di Musica (pubbliche e private) che, invece, propongono da subito questa attività ai giovanissimi allievi dei corsi di propedeutica strumentale e di propedeutica musicale generale.
Non è infatti indispensabile possedere grandi abilità tecniche o avere già maturato una perfetta intonazione: l’importante è che il bambino possa incominciare da subito ad esprimere la propria musicalità concentrando l’attenzione anche su pochi elementi, pochi suoni, e possa soprattutto, nella continua interazione con i propri compagni, sviluppare l’abitudine di ascoltare se stesso in rapporto al contributo degli altri e al risultato di insieme.
Il piccolo allievo avrà così la possibilità di potenziare il senso ritmico, la percezione melodica, la memoria musicale, la lettura, le capacità analitiche, compositive e interpretative; e potrà inoltre sviluppare il rapporto con il proprio strumento migliorando l’intonazione, la postura, il modo di respirare (e il problema non riguarda solo gli strumenti a fiato), ricercando diverse modi di produzione del suono: d’altra parte è proprio imparando ad ascoltare gli altri, attraverso una disciplina fatta di autocontrollo e concentrazione, che può maturare l’ascolto critico del proprio suono e dunque lo sforzo per migliorarlo. Anche solo l’esecuzione di una melodia all’unisono, se fatta in un gruppo d’insieme, può così diventare motivo di gratificazione e di stimolo per la crescita musicale dei giovanissimi allievi e può nello stesso tempo assumere una forte rilevanza formativa, anche in quanto esperienza socializzante.
I primi strumenti comunemente utilizzati all’interno dei corsi di propedeutica musicale sono, com’è noto, quelli dello strumentario Orff. In genere solo in un successivo momento (di solito dopo circa un anno) il bambino inizia parallelamente anche lo studio di uno strumento musicale sotto la guida di un insegnante con competenze strumentali specifiche. L’approccio iniziale con lo strumentario didattico è sicuramente semplice e immediato: senza problemi di intonazione l’esecutore può concentrarsi direttamente sulla tecnica esecutiva e sul fare musica insieme. È vero però che gli strumenti musicali tradizionali con le loro ben più ricche e interessanti caratteristiche timbriche, possono ancor più stimolare la fantasia del bambino e dunque motivarlo nella ricerca di nuove possibilità sonore.
La proposta di utilizzare entrambe le tipologie strumentali può allora rappresentare un valido accorgimento per un percorso metodologico veramente completo e in grado di agevolare una corretta e approfondita crescita musicale.
È per questo che al primo quaderno dedicato alla musica d’insieme per strumentario Orff ne seguirà un secondo, nel quale verranno proposte altre facili partiture che richiederanno anche l’utilizzo degli strumenti tradizionali.
Le partiture qui raccolte, da me trascritte ed elaborate, sono il risultato di un’esperienza decennale maturata all’interno dei corsi di propedeutica degli Istituti musicali pareggiati di Carpi e Reggio Emilia. I brani si susseguono secondo un ordine di difficoltà crescente e sono presi dal repertorio popolare internazionale e classico. Il quaderno si rivolge a bambini di 8-12 anni, ma può essere utilizzato anche nelle scuole medie inferiori o a indirizzo musicale.
È consigliabile che il gruppo di musica d’insieme sia costituito da non più di 10-12 esecutori, con la possibilità di raddoppiare le parti principali.
Si è scelto di non scrivere le singole parti strumentali affinché l’allievo possa prendere da subito l’abitudine a leggere in partitura.
Inoltre si è preferito non adottare la diteggiatura dello strumentario a piastre per dare maggior chiarezza ritmica alla partitura e nello stesso tempo per lasciare più libertà nelle modalità d’esecuzione.
Le parti pianistiche sono per la maggior parte abbastanza facili, adatte ad essere suonate da allievi principianti.