La Charreada

SKU: IS.CQ7583EM

ISBN 9790365075836.

American composer and woodwind performer Mike Curtis is equally comfortable in classical, jazz, and ethnic settings. He has toured the world as a klezmer clarinetist, played bassoon with symphonies and opera companies, and recorded on sax with jazz greats Charlie Rouse and Anthony Braxton. His compositions show the influence of those experiences and more. Cuarteto Santa Cruz was composed in 2020 and consists of four movements: Danzas, Balada, Tangos, and ¡Cocodrilo!

SKU: UT.DM-31

ISBN 9790215305694. 9 x 12 inches.

È ormai un dato acquisito che la pratica della musica d’insieme rappresenti un’importante e indispensabile esperienza in grado di favorire una corretta e completa formazione musicale. Nei Conservatori di Musica è prevista la frequenza obbligatoria di questa disciplina solo dal quinto anno di strumento. È a partire da quel momento che lo strumentista incomincerebbe a possedere i requisiti necessari per poter iniziare a suonare insieme agli altri: e cioè una buona tecnica strumentale, una corretta intonazione, un bel suono, ecc.
In realtà anche in Italia sono ormai molte le Scuole di Musica (pubbliche e private) che, invece, propongono da subito questa attività ai giovanissimi allievi dei corsi di propedeutica strumentale e di propedeutica musicale generale.
Non è infatti indispensabile possedere grandi abilità tecniche o avere già maturato una perfetta intonazione: l’importante è che il bambino possa incominciare da subito ad esprimere la propria musicalità concentrando l’attenzione anche su pochi elementi, pochi suoni, e possa soprattutto, nella continua interazione con i propri compagni, sviluppare l’abitudine di ascoltare se stesso in rapporto al contributo degli altri e al risultato di insieme.
Il piccolo allievo avrà così la possibilità di potenziare il senso ritmico, la percezione melodica, la memoria musicale, la lettura, le capacità analitiche, compositive e interpretative; e potrà inoltre sviluppare il rapporto con il proprio strumento migliorando l’intonazione, la postura, il modo di respirare (e il problema non riguarda solo gli strumenti a fiato), ricercando diverse modi di produzione del suono: d’altra parte è proprio imparando ad ascoltare gli altri, attraverso una disciplina fatta di autocontrollo e concentrazione, che può maturare l’ascolto critico del proprio suono e dunque lo sforzo per migliorarlo. Anche solo l’esecuzione di una melodia all’unisono, se fatta in un gruppo d’insieme, può così diventare motivo di gratificazione e di stimolo per la crescita musicale dei giovanissimi allievi e può nello stesso tempo assumere una forte rilevanza formativa, anche in quanto esperienza socializzante.
I primi strumenti comunemente utilizzati all’interno dei corsi di propedeutica musicale sono, com’è noto, quelli dello strumentario Orff. In genere solo in un successivo momento (di solito dopo circa un anno) il bambino inizia parallelamente anche lo studio di uno strumento musicale sotto la guida di un insegnante con competenze strumentali specifiche. L’approccio iniziale con lo strumentario didattico è sicuramente semplice e immediato: senza problemi di intonazione l’esecutore può concentrarsi direttamente sulla tecnica esecutiva e sul fare musica insieme. È vero però che gli strumenti musicali tradizionali con le loro ben più ricche e interessanti caratteristiche timbriche, possono ancor più stimolare la fantasia del bambino e dunque motivarlo nella ricerca di nuove possibilità sonore.
La proposta di utilizzare entrambe le tipologie strumentali può allora rappresentare un valido accorgimento per un percorso metodologico veramente completo e in grado di agevolare una corretta e approfondita crescita musicale.
È per questo che al primo quaderno dedicato alla musica d’insieme per strumentario Orff ne seguirà un secondo, nel quale verranno proposte altre facili partiture che richiederanno anche l’utilizzo degli strumenti tradizionali.
Le partiture qui raccolte, da me trascritte ed elaborate, sono il risultato di un’esperienza decennale maturata all’interno dei corsi di propedeutica degli Istituti musicali pareggiati di Carpi e Reggio Emilia. I brani si susseguono secondo un ordine di difficoltà crescente e sono presi dal repertorio popolare internazionale e classico. Il quaderno si rivolge a bambini di 8-12 anni, ma può essere utilizzato anche nelle scuole medie inferiori o a indirizzo musicale.
È consigliabile che il gruppo di musica d’insieme sia costituito da non più di 10-12 esecutori, con la possibilità di raddoppiare le parti principali.
Si è scelto di non scrivere le singole parti strumentali affinché l’allievo possa prendere da subito l’abitudine a leggere in partitura.
Inoltre si è preferito non adottare la diteggiatura dello strumentario a piastre per dare maggior chiarezza ritmica alla partitura e nello stesso tempo per lasciare più libertà nelle modalità d’esecuzione.
Le parti pianistiche sono per la maggior parte abbastanza facili, adatte ad essere suonate da allievi principianti.

SKU: HL.364988

SKU: UT.LB-40

ISBN 9788881095230. 5.90 x 8.26 inches.

Il presente volume è un manuale di tecnica vocale dedicato ai giovani allievi di canto. Nel testo vengono proposti una serie di esercizi progressivi atti a una corretta impostazione della voce spiegati verbalmente e con relativi esempi musicali. Il testo è rivolto a studenti e semi professionisti nell’ambito del canto lirico, ma anche a chiunque voglia apprendere i fondamenti per una corretta impostazione dello strumento voce, e utilizza un linguaggio chiaro con esempi concreti e facilmente applicabili.
Gli esercizi sono finalizzati a guidare il cantante a concentrarsi su quelle pratiche giornaliere che gli saranno utili per consolidare e affinare una tecnica vocale solida e consapevole.

SKU: HL.364939

SKU: BO.B.3338

English comments: I finished writing the Porta Ferrada Double Concerto at the beginning of 2004. I was commissioned to write it for the Porta Ferrada International Music Festival (in Sant Feliu de Guixols).This double concerto for violin, cello and chamber ensemble represents the start of a period in which the pieces that I am working on are all for small ensembles: Davallament, for soprano and piano; Quinteto de la sala de Levante, for clarinet and string quartet; Palau d'hivern, for soprano, clarinet and string quartet; and Concertino Geminis for solo violin and 15 string instruments.Having written large-scale works, I have now gone back to writing chamber music.

We can see how, throughout my career, the sinfonia concertante form is omnipresent in almost all my earlier periods. I still haven't found a satisfactory answer to why I choose a dialogue between a soloist and an instrumental group so often. I would perhaps say that with a solo instrument it seems as if my music has to flow more effortlessly, allowing me to work more easily. Having a main character in the piece's discourse greatly helps me to develop the idea I have about the piece I want to write.

In this case there are two string soloists, the violin and the cello, which of course play a major part, but without this becoming a virtuosic. As for its form, the piece is based on three parts that meet without interruption.It was first performed on 10 August 2005 at the Teatre Auditori Municipal in Sant Feliu de Guixols as part of the 43rd edition of the Porta Ferrada International Festival, by the Porta Ferrada Simfonietta orchestra and the soloists Melodie Giot and Manon Philippe, conducted by Daniel Tosi.

Comentarios del Espanol: Acabe de escribir el Doble Concierto de la Porta Ferrada a principios del ano 2004. Nace como un encargo del Festival Internacional de Musica de la Porta Ferrada (Sant Feliu de Guixols).Este doble concierto, para violin, violonchelo y un conjunto de camara, abre un periodo en el que las obras que trabajo son todas para pequenos conjuntos: Davallament, para soprano y piano; Quinteto de la sala de Levante, para clarinete y cuarteto de cuerda; Palau d'hivern, para soprano, clarinete y cuarteto de cuerda; Concertino Geminis para violin solista y 15 instrumentos de cuerda.Despues de haber escrito obras de gran formato, ahora vuelvo a la musica de camara.

Podemos ver como la forma concertante, a lo largo de toda mi produccion, es omnipresente en casi todas las epocas precedentes. No he encontrado una respuesta satisfactoria al porque de elegir tan a menudo el dialogo entre un solista y un grupo instrumental. Como aproximacion, diria que con un instrumento solista parece ser que mi musica tenga que fluir mas facilmente y que pueda trabajar con mas comodidad. El hecho de tener un personaje principal en el discurso de la partitura me ayuda mucho a desarrollar la idea que tengo sobre la obra que quiero escribir.

En este caso se trata de dos solistas de cuerda, el violin y el violonchelo, que, como es natural, toman un papel primordial sin que, sin embargo, lleguen a alcanzar una parte virtuosistica. La obra, formalmente, se basa en tres partes que se tocan sin interrupcion.

El estreno tuvo lugar el 10 de agosto de 2005 en el Teatre Auditori Municipal de Sant Feliu de Guixols, en el marco del 43 Festival Internacional de la Porta Ferrada, por la orquesta Simfonietta Porta Ferrada y las solistas Melodie Giot y Manon Philippe, bajo la direccion de Daniel Tosi.

SKU: HL.49046188

ISBN 9781540051684. UPC: 888680938703. 9.0x12.0 inches.

When Cuarteto Casals approached me with the idea of illuminating Beethovens quartets anew, you can imagine the many thoughts and feelings that where going through my mind: what a joy, what a great honor What an intriguing head-scratcher! How can you possibly shine a new light on something that is already perfect? Weeks, months went by in search of a common ground between the Master and myself until I finally found it in the realization that a word lays hidden in the St. Johns hymn that gave musical notes their original name: Re, Sol, Ut, Io (D, G, C, B in English music notation) Perfect! “Resolutio” in Latin means both the resolution of aproblem and the re-solution: a re-blend of many elements that will eventually coagulate to make something new. There was finally themelodic and a rhythmical canvas for my piece. On this canvas I wrote the story of a funny little contest, played on a sunny Mediterranean square, between street musicians and Cuarteto Casals just minutes before they are about to go on stage to perform Beethovens Harp Quartet. After all the characters, each in his own way, had the chance to tell their story, a gentle rain starts to fall, dissolving (Re-solving) again the music sheet to eventually leave us with just a white piece of paper for somebody else to continue the Work. (Lucio Franco Amanti).

SKU: HL.49017595

ISBN 9781423468967. 7.5x10.25x0.39 inches. German.

Der Mix macht's, auch bei diesem Songbook, dessen Spanne vom Oldie und Schlager der Nachkriegszeit bis zum aktuellen Charthit reicht. Besonderer Wert wurde dabei auf eine innovative Titelauswahl gelegt, die neues Repertoire fur den Musikunterricht in den Sekundarstufen erschliesst. In gesonderten Workshops verraten bekannte Personlichkeiten verschiedener deutscher Bands ihre Tipps und Tricks und geben Schulerinnen und Schulern ein authentisches Vorbild. Zahlreiche Begleitmodelle, Klassenmusiziersatze, Pattern und Begleitstimmen laden ein zur kreativen Fortspinnung der lead sheets. Ein preisgunstiges Angebot hochwertiger Playbacks sorgt fur den passenden Groove.

SKU: BO.B.3664

Cuarteto San Petersburgo (The Saint Petersburg Quartet) was written between January and March 2011. It owes its name to the fact that Saint Petersburg has been a very significant city for me. I was invited there in 1988 to take part in a big contemporary music festival, but my uninterrupted bond with the city started on 2002, thanks to the negotiations of my friend and pupil Albert Barbeta. Since then, I have constantly travelled there in order to record a considerable part of my repertoire: seventeen pieces. In addition to the concerts we went to, I took the opportunity during my trips to visit the well-known conservatoire where so many great personalities from the world of music composition once taught, and the place that launched the most important violin school in the whole of Russia: the school of Leopoldo Auer. Spending a long time in Auer's classroom writing my concert for violin and orchestra was an unforgettable experience for me. His large portrait motivated me even further.

Cuarteto San Petersburgo evokes many of the most cherished and moving moments that I have had in this city. It is structured in four movements. The first one, Allegretto-Allegro, opens with an introduction that sets forth the two main themes, amid a soft and elastic atmosphere. The Allegro starts vigorously and in it we find changes in the tempo and moments of mystery, as well as certain seclusion, returning then to the emphatic theme where the counterpoint finds its place. The movement ends placidly.

The Scherzo-marcato that follows is marked by a persistent rhythm of triplets that carries on from beginning to end. The tempo does not change, but brief and decided themes are introduced, as well as passages of counterpoint. Brief and dissonant chords are heard throughout the movement, which ends vigorously.

The third movement, Ut, is a very special one. For a while already I had been playing with the idea of writing a movement that was to have the tonality C as a leitmotiv. This one is made up by two slow and static parts. In the first one, the first violin plays pizzicatti-glissandi. In the second, the first violin and particularly the violoncello settle on C while the other two instruments produce descending chromatic harmonies.

Finally, the Introduccion-Presto (the Introduction-Presto). It starts with some bucolic passages which remind us of the introduction to the first movement. A fast and energetic Presto suddenly erupts. A kind of moto perpetuo which alternates with two expressive passages and, towards the end, a viola and violoncello tremolo, all of great mystery and expectation, make way for a resounding finale marcato.